La musica degli anni 60 non poteva ignorare la corsa allo spazio. In piena Era spaziale la band inglese dei Tornados dedicò una composizione al primo satellite per telecomunicazioni della storia: il Telstar 1. Un’invenzione che, nel 1962, si pensava aprisse la strada al futuro e a un mondo più piccolo. Il brano divenne una delle colonne sonore degli anni 60 (oggi ovviamente finita in Mad Men) e arrivò a vendere cinque milioni di copie, con una versione pure firmata da Mogol.

«Sono il sindaco di Alba, vi prego di parlare più forte perché non si sente eccessivamente bene». Furono le parole che Osvaldo Cagnasso, 60 anni, sindaco di Alba, pronunciò al telefono il 26 luglio 1962. Era la prima telefonata spaziale tra Stati Uniti e l’Italia, per la precisione tra la città gemella di Medford in Oregon e il centro delle Langhe. Banda cittadina, conversazione diffusa con gli altoparlanti, targhe e cinquemila persone in piazza a notte fonda per un evento che veniva pensato come un primo passo nel futuro. Era la prima chiamata trasmessa attraverso il Telstar 1, il pioniere dei satelliti per telecomunicazioni che rinforzò, negli anni 60, l’idea che attraverso una rete planetaria di telefoni fosse possibile unire il mondo in una cornice di pace e comprensione tra i popoli. I filmati, gli articoli – firmati per la Stampa da un Giampaolo Pansa 27enne – e pure l’audio della storica telefonata.